Il tasso di occupazione femminile in Italia è molto basso rispetto al resto d’Europa, col 2023 che ha visto la percentuale fermarsi ad un misero 52% (prendendo in considerazione la popolazione tra i 15 e i 64 anni) e che ha restituito un differenziale rispetto al tasso di occupazione maschile del 18%.
Per misurare questo divario esistente tra i due generi, si usa applicare il gender pay gap, ovvero, per farla breve, la differenza di genere nelle retribuzioni. Su scala mondiale, il World Economic Forum misura annualmente il divario di genere in 146 Paesi. La posizione dell’Italia in questa specifica classifica? 79° posto: c’è parecchia strada da fare. Tuttavia, se in Europa le donne lavoratrici guadagnano circa il 13% in meno degli uomini, in Italia questa percentuale si assottiglia fino al 5%. Il divario, inoltre, si amplia con l’età, a dimostrazione della difficoltà delle donne nel fare carriera. Secondo il World Economic Forum, se non vengono adottate misure significative ci vorranno sul piano globale 131 anni per raggiungere una piena parità di genere.
Chi ha già iniziato (da anni, oramai) ad adottare misure per contrastare questo fenomeno è stato il Gruppo Renault, che ha scelto di agire mediante piani d’azione specifici attuati – in particolare – in occasione della campagna annuale di revisione delle retribuzioni, e che così in Italia nel 2023 è finalmente riuscito ad azzerare totalmente il divario retributivo tra uomini e donne.
Ad aprile 2021, il Gruppo Renault (Mondo) ha creato la Direzione Diversità e Inclusione all’interno del Dipartimento Risorse Umane. Tra le priorità di questa Direzione, c’è appunto quella del genere, una misura che non fa che ribadire, così, l’impegno nella promozione della parità di genere sul posto di lavoro.
Parallelamente, il Gruppo Renault Italia prosegue anche il proprio piano di incremento della rappresentanza delle donne a tutti i livelli e in tutte le attività aziendali, facilitando così la crescita delle donne e promuovendo la diversità dei profili per accrescere ricchezza e performance e favorire l’inclusione nei team.
A fine 2023, il Gruppo Renault ha registrato il 35% di donne negli organi direttivi e il 27% in posizioni manageriali. Percentuale destinata a salire al 30% nel 2030, prima di raggiugere la parità nel 2050.
François Roger, Direttore Risorse Umane: “Nella convinzione che la diversità sia una delle nostre carte vincenti, uno dei nostri punti di forza, portiamo avanti da diversi anni una politica proattiva volta ad offrire un ambiente di lavoro privo di discriminazioni, in cui tutti e tutte si sentano integrati, rispettati e valorizzati. Azzerare il divario retributivo tra uomini e donne con due anni di anticipo sull’obiettivo prefissato dimostra il grande impegno dei team del Gruppo Renault nell’individuare i talenti e nell’adoperarsi concretamente ogni giorno per promuovere la parità di genere sul posto di lavoro, una delle priorità della nostra strategia di Diversità ed Inclusione”.
Raffaele Fusilli, Amministratore Delegato Renault Italia: “Il valore più grande di un’azienda sono le sue donne ed i suoi uomini. Vogliamo far nostra la bandiera della Parità di Genere nella cultura aziendale, nella strategia e nei piani d’azione. È una strategia che si realizza attraverso il potente cambiamento culturale e organizzativo che abbiamo messo in atto in questi ultimi anni. Fatti concreti con policy di gestione e interventi integrati tra loro in ottica ED&I. La parità e trasparenza salariale è essenziale per ridurre i differenziali di genere, attrarre i talenti ed eliminare le discriminazioni. Continueremo senza sosta a favorire l’adozione di politiche aziendali per la parità tra esseri umani indipendentemente dal genere e a rispettare l’equilibrio tra vita lavorativa e vita familiare”.
Nominato Top Employer 2024 (secondo anno consecutivo) non senza meriti, il Gruppo della Losanga si è posto l’obiettivo di diventare il datore di lavoro di riferimento per le donne; garantire a queste un luogo di lavoro attrattivo in cui si possano sentire a loro agio e beneficiare di concrete opportunità di carriera e crescita, al pari dei colleghi uomini. Ciò grazie alla profonda convinzione che un miglior equilibrio di genere all’interno dell’azienda comporti maggiore diversità di opinioni e prospettive, una maggiore apertura ed un miglior utilizzo delle competenze.
Fonte: RenaultGroup.com
